domenica 30 giugno 2024

«Basta. L’amore che salva e il male insopportabile», ecco la Proposta pastorale 2024-2025

 

L’Arcivescovo invita a confidare nella grazia del Signore e a opporsi al male personale e collettivo. Nell’anno giubilare l’esortazione a vivere un tempo sabbatico con al centro la preghiera e le relazioni, e a curare la Confessione e la celebrazione della Messa. In conclusione una rilettura del Cammino sinodale in Diocesi. In allegato il testo integrale.

La Proposta pastorale per il biennio 2024-2025, presentata dalla Chiesa di Milano, si intitola "Basta. L’amore che salva e il male insopportabile". Questo documento, annunciato dall'Arcivescovo, invita i fedeli a riflettere sulla potenza salvifica dell'amore in contrapposizione al male, che spesso si manifesta in forme insopportabili nella vita quotidiana. L'accento è posto sulla fiducia nella grazia divina, che si rivela sufficiente per superare le avversità e perseverare nel cammino cristiano. La proposta incoraggia a dire "basta" al male, sia quello personale che collettivo, e a rinnovare l'impegno verso il bene comune e la solidarietà. Durante l'anno giubilare, si esorta a vivere un tempo sabbatico, ponendo al centro la preghiera e le relazioni umane, e a curare con particolare attenzione la Confessione e la celebrazione della Messa. Inoltre, si sottolinea l'importanza del Cammino sinodale in Diocesi, invitando a una rilettura e a una riflessione profonda su quanto vissuto e appreso durante questo percorso di fede. La Proposta pastorale si inserisce in un contesto più ampio di eventi significativi per la Chiesa, come la canonizzazione di Carlo Acutis e il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, entrambi momenti di grande ispirazione per la comunità cristiana. Infine, il documento anticipa il Giubileo della Chiesa universale, che inizierà nel dicembre 2025, e invita a prepararsi a questo evento con uno spirito di rinnovamento e di speranza.

Nel contesto della Proposta pastorale, il termine "Basta" assume un significato profondamente simbolico e invita a una presa di posizione decisa contro il male. Esso rappresenta un appello alla comunità cristiana a riconoscere e respingere le varie manifestazioni del male nella vita quotidiana e nella società. "Basta" è un'esortazione a interrompere i cicli di sofferenza e peccato, promuovendo un cambiamento verso l'amore e la bontà che sono al centro del messaggio cristiano. Questa parola chiave esprime la necessità di un rinnovamento spirituale e morale, un invito a ciascun individuo a riflettere sul proprio percorso di fede e sulle proprie azioni. È un richiamo a vivere secondo i valori evangelici, a esercitare la misericordia, la giustizia e la solidarietà, e a impegnarsi attivamente per la trasformazione della realtà in conformità con l'insegnamento di Gesù. Inoltre, "Basta" è un grido di speranza che sottolinea la possibilità di superare il male grazie alla forza salvifica dell'amore, che è più potente di qualsiasi avversità. La Proposta pastorale, quindi, non si limita a denunciare il male, ma offre anche una visione positiva e costruttiva su come affrontarlo e superarlo attraverso la fede e l'azione concreta.

Gli aspetti pratici del "Basta" nella Proposta pastorale si manifestano in diverse iniziative e comportamenti che i fedeli sono invitati a adottare per contrastare il male e promuovere il bene nella vita di tutti i giorni. Questo può includere l'impegno personale nella preghiera, la partecipazione attiva alla vita della comunità parrocchiale, e l'approfondimento degli insegnamenti cristiani attraverso lo studio e la meditazione. Si tratta anche di praticare la misericordia e la giustizia nelle relazioni quotidiane, offrendo perdono e aiuto a chi è in difficoltà, e lavorando per la giustizia sociale e la pace. Inoltre, "Basta" si traduce nel rifiuto di comportamenti dannosi come il pettegolezzo, la discriminazione e l'indifferenza verso i bisogni degli altri.

domenica 23 giugno 2024

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO - LETTERA APERTA ALLA COMUNITA'

È disponibile nelle chiese e qui sotto una comunicazione a tutta la comunità a proposito dei lavori in oratorio. Ora però la vogliamo anticipare a grandi linee. I lavori stanno terminando anche se manca ancora la cucina che speriamo sia installata al più presto. Possiamo dire che già quest’anno il nuovo salone si è rivelato particolarmente utile. Il vero obiettivo è rendere disponibile per i ragazzi e le ragazze della nostra comunità un ambiente bello che favorisca sia gli incontri di dialogo e formazione sia i momenti di divertimento o anche semplicemente di riparo quando piove o fa freddo. Sarà particolarmente utile nei prossimi giorni di oratorio estivo.

Dal punto di vista economico invitiamo a prendere atto delle offerte raccolte e delle spese affrontate nei mesi scorsi nella lettera che troverete in chiesa nei prossimi giorni.

Tuttavia dobbiamo iniziare una nuova raccolta per i lavori di rifinitura e la nuova cucina e pensiamo di dover raggiungere la cifra di € 40.000,00. Con la fiducia nella Provvidenza e nella generosità dei fedeli siamo certi che ce la faremo.

Per questo, nei prossimi mesi a partire da luglio, verranno distribuite in chiesa le buste per la raccolta straordinaria mensile per il progetto oratorio. Mi sembra un bel gesto mettere la busta nel cestino delle offerte che viene portato all’altare durante la Messa al momento dell’offertorio. Altrimenti si può consegnare la busta direttamente a don Benvenuto o a Irene. Grazie a tutti coloro che vorranno partecipare.

Ecco il testo della lettera:

IL NOSTRO CUORE SIA SEMPRE APERTO AI POVERI E A CHI SOFFRE

Nei mesi scorsi abbiamo raccolto in tempi e modi diversi alcune offerte. I tempi straordinari per la raccolta sono stati il Tempo di Avvento e il Tempo di Quaresima. Altre offerte sono arrivate direttamente a don Benvenuto, specialmente quelle destinate alla Casa del Fanciullo di Betlemme. Ricordiamo però due celebrazioni particolari: la Messa del Giovedì Santo “Nelle Cena del Signore” e l’Adorazione della Croce il Venerdì Santo.

L’offerta raccolta durante la Messa del Giovedì Santo è donata all’Opera Aiuto Fraterno che assiste i sacerdoti anziani e malati. Le offerte raccolte il Venerdì Santo sono date alle Comunità Cristiane di Terra Santa. Alleghiamo ora la lettera di ringraziamento per la donazione alla Casa del Fanciullo di Betlemme.

Milano, 05 giugno 2024 “La pace, per noi cristiani, non è semplicemente assenza di guerre o concordia nelle relazioni: ma è una persona, la pace è Gesù. E allora forse comprendiamo anche meglio la benedizione così cara a San Francesco, con la quale si invoca che “Il volto di Dio brilli su di noi e ci manifesti la misericordia e la pace di Dio”. Il volto di Dio che brilla su di noi è il volto di Gesù, figlio di Dio e figlio di Maria. E dai luoghi Santi dobbiamo continuare a proporre il volto di Gesù, perché essi sono la testimonianza storica del suo volto” (Frate Francesco Patton, Custode di Terra Santa, 1° gennaio 2024)