L’Arcivescovo invita a confidare nella grazia del Signore e a opporsi al male personale e collettivo. Nell’anno giubilare l’esortazione a vivere un tempo sabbatico con al centro la preghiera e le relazioni, e a curare la Confessione e la celebrazione della Messa. In conclusione una rilettura del Cammino sinodale in Diocesi. In allegato il testo integrale.
La Proposta pastorale per il biennio 2024-2025, presentata dalla Chiesa di Milano, si intitola "Basta. L’amore che salva e il male insopportabile". Questo documento, annunciato dall'Arcivescovo, invita i fedeli a riflettere sulla potenza salvifica dell'amore in contrapposizione al male, che spesso si manifesta in forme insopportabili nella vita quotidiana. L'accento è posto sulla fiducia nella grazia divina, che si rivela sufficiente per superare le avversità e perseverare nel cammino cristiano. La proposta incoraggia a dire "basta" al male, sia quello personale che collettivo, e a rinnovare l'impegno verso il bene comune e la solidarietà. Durante l'anno giubilare, si esorta a vivere un tempo sabbatico, ponendo al centro la preghiera e le relazioni umane, e a curare con particolare attenzione la Confessione e la celebrazione della Messa. Inoltre, si sottolinea l'importanza del Cammino sinodale in Diocesi, invitando a una rilettura e a una riflessione profonda su quanto vissuto e appreso durante questo percorso di fede. La Proposta pastorale si inserisce in un contesto più ampio di eventi significativi per la Chiesa, come la canonizzazione di Carlo Acutis e il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, entrambi momenti di grande ispirazione per la comunità cristiana. Infine, il documento anticipa il Giubileo della Chiesa universale, che inizierà nel dicembre 2025, e invita a prepararsi a questo evento con uno spirito di rinnovamento e di speranza.
Nel contesto della Proposta pastorale, il termine "Basta" assume un significato profondamente simbolico e invita a una presa di posizione decisa contro il male. Esso rappresenta un appello alla comunità cristiana a riconoscere e respingere le varie manifestazioni del male nella vita quotidiana e nella società. "Basta" è un'esortazione a interrompere i cicli di sofferenza e peccato, promuovendo un cambiamento verso l'amore e la bontà che sono al centro del messaggio cristiano. Questa parola chiave esprime la necessità di un rinnovamento spirituale e morale, un invito a ciascun individuo a riflettere sul proprio percorso di fede e sulle proprie azioni. È un richiamo a vivere secondo i valori evangelici, a esercitare la misericordia, la giustizia e la solidarietà, e a impegnarsi attivamente per la trasformazione della realtà in conformità con l'insegnamento di Gesù. Inoltre, "Basta" è un grido di speranza che sottolinea la possibilità di superare il male grazie alla forza salvifica dell'amore, che è più potente di qualsiasi avversità. La Proposta pastorale, quindi, non si limita a denunciare il male, ma offre anche una visione positiva e costruttiva su come affrontarlo e superarlo attraverso la fede e l'azione concreta.
Gli aspetti pratici del "Basta" nella Proposta pastorale si manifestano in diverse iniziative e comportamenti che i fedeli sono invitati a adottare per contrastare il male e promuovere il bene nella vita di tutti i giorni. Questo può includere l'impegno personale nella preghiera, la partecipazione attiva alla vita della comunità parrocchiale, e l'approfondimento degli insegnamenti cristiani attraverso lo studio e la meditazione. Si tratta anche di praticare la misericordia e la giustizia nelle relazioni quotidiane, offrendo perdono e aiuto a chi è in difficoltà, e lavorando per la giustizia sociale e la pace. Inoltre, "Basta" si traduce nel rifiuto di comportamenti dannosi come il pettegolezzo, la discriminazione e l'indifferenza verso i bisogni degli altri.