Nel giorno della festa dell’Assunta ho voluto riprendere un fatto della vita di san
Giovanni Bosco quando, nella calda estate del 1864, nel Monferrato, ha promesso
la pioggia come fine della siccità di quell’anno. Ma ai fedeli che lo ascoltavano ha
chiesto una cosa sola: la Riconciliazione e la Comunione.
In tanti hanno risposto al
suo invito e così si sono accostati al sacramento della Confessione e hanno fatto
la Comunione nel giorno della festa.
Deve essere chiaro ai nostri occhi che questo è anche per noi il punto da
raggiungere. La festa della comunità si vive in questo modo. È la gioia di stare
insieme, noi tutti con Dio, in una sola famiglia! Se qualcosa è andato male e si è
perso per strada nella vita di comunione si deve arrivare al perdono per ritrovare
la piena comunione.
Celebrando tre feste patronali in pochi giorni siamo aiutati anche dal fatto che i primi giorni di agosto (1 e 2) sono i giorni del Perdono di Assisi. Quest’anno nei giorni di giovedì 1 e venerdì 2 agosto eravamo in tre sacerdoti disponibili per le Confessioni dalle 18 alle 20 a san Lorenzo e a Beata Vergine. Ringraziando Dio devo dire che l’afflusso di persone è stato notevole. Questa è la grazia di Dio che porta benedizione alle nostre famiglie e ai nostri paesi di Ballabio e Morterone.
Mi sento di suggerire anche questo per la prima volta: anche tante
persone della nostra comunità che nei giorni delle feste patronali vanno in
vacanza e non sono presenti fisicamente a Ballabio, possono vivere nello stesso
modo l’appartenenza alla comunità in festa proprio mediante la Riconciliazione e
la Comunione. La festa patronale è soprattutto un evento dello spirito e lo si può
vivere anche se si è fisicamente lontani ma restando spiritualmente uniti e vicini.
(Don Benvenuto)